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VENEZUELA:  FESTIVAL INTERNAZIONALE ANTIFASCISTA E INSEDIAMENTO DEL PRESIDENTE MADURO
La delegazione che ha partecipato al Festival Internazionale Antifascista e all'insediamento del presidente Nicolas Maduro in Venezuela

In Venezuela il nuovo anno si è aperto con un duplice importantissimo evento: l'apertura del primo Festival Internazionale Antifascista e l'insediamento di Nicolás Maduro come Presidente, dopo la vittoria alle elezioni del 28 luglio scorso.

Rifondazione Comunista è stata invitata ad entrambe le cerimonie ed ha partecipato con una delegazione ufficiale.  Oltre ai delegati del PRC-SE, dall’Italia erano presenti delegati-e di altre organizzazioni ed associazioni, ex-parlamentari e figure singole.  Tra gli invitati, anche il Partito della Sinistra Europea, presente in presidenza all’apertura dell’evento.

La partecipazione delle delegazioni internazionali è stata molto consistente: quasi 2.000 delegati in rappresentanza di 125 Paesi di tutto il mondo con una forte presenza dei Paesi latinoamericani.

Il Festival Internazionale Antifascista è stato inaugurato il 9 gennaio con l’intervento della compagna vicepresidente Delcy Rodriguez Gomez. Dopo aver espresso solidarietà e vicinanza al popolo palestinese, Delcy Rodriguez ha ripercorso le diverse tappe di costruzione dell’Internazionale Antifascista, come strumento necessario per contrastare l'espansione del fascismo in Europa e in America Latina. Un fascismo che si avvale anche dell'utilizzo delle piattaforme tecnologiche e che promuove falsità, odio, morte, infelicità. La vicepresidente ha inoltre sottolineato con forza l'importanza della lotta del popolo venezuelano per la dignità, la pace e contro il fascismo.

L'evento è poi proseguito con l’articolazione in 8 gruppi di lavoro molto partecipati dai rappresentanti internazionali: Donne, Giovani e studenti, Movimenti sociali, Lavoratori, Popoli originari, Parlamentarismo, Intellettuali e artisti, Gruppo di lavoro del Foro di Sao Paulo. Al termine dei lavori è stato redatto un documento di sintesi.

Ma l'evento centrale è stato il 10 gennaio con l'insediamento del Presidente costituzionale Nicolás Maduro. L'evento è stato duplice: la mattina c’è stato l'atto istituzionale davanti all’Assemblea Nazionale (Parlamento) e alle delegazioni istituzionali straniere. Il pomeriggio il giuramento davanti ad una folla oceanica. Difficile quantificare il numero di persone presenti: le strade e le piazze adiacenti al Palazzo presidenziale di Miraflores, o “Casa del Pueblo” (come viene chiamato) erano straboccanti di gente arrivata con tutti i mezzi, a piedi, in bus, in moto, anche da altre regioni del paese. Sicuramente centinaia di migliaia. Con cartelli, magliette e cappelli che riportavano lo slogan urlato in piazza: “10 de enero. Yo juro con Maduro” (10 gennaio. Io giuro con Maduro). L'aria che si respirava era di allegria pura, determinazione ad andare avanti, speranza nel futuro. Il tutto accompagnato da musica e balli.

Nonostante le vergognose “sanzioni” (più correttamente, misure coercitive unilaterali) imposte dagli USA e da diversi Paesi occidentali, nonostante aggressioni e tentativi di rovesciamento del governo, attentati, omicidi, violenza e provocazioni durante il processo elettorale, il popolo era lì, in piazza, fiducioso e determinato ad andare avanti con il processo rivoluzionario bolivariano, sul percorso tracciato da Hugo Chávez.

Il giuramento davanti al popolo è stato un momento emozionante per tutti, a partire dal presidente Maduro che scandiva lentamente le parole e la gente in piazza che le ripeteva per sancire il legame profondo e reciproco fra Presidente e popolo. Un legame solido, come base della continuazione del processo rivoluzionario e per rafforzare il potere popolare. Si è trattato di un giuramento in linea con il progetto antimperialista di Simón Bolivar.

La nostra delegazione era sotto il palco ed abbiamo vissuto la stessa emozione di tutte-i le-i presenti. Allegria e rivoluzione. Ma anche determinazione e fermezza nel combattere la destra fascista e golpista. Si è trattato di una vera e propria grande festa popolare, con una enorme presenza giovanile.

Si capisce perché, nonostante le difficoltà derivanti dal pesante blocco economico e le continue provocazioni, nonostante il Venezuela in questi anni abbia vissuto un tentativo di golpe continuato, come ha detto Jorge Arreaza, (segretario dell'ALBA), il Paese non si piega e procede a schiena dritta. Dall’inizio del processo bolivariano, nel 1998, l’imperialismo e la destra oligarchica hanno utilizzato ogni mezzo, provocazioni e invasioni armate. Ma non sono riusciti nel loro intento.

Nell'ultimo giorno del Festival internazionale Antifascista, Joao Pedro Stedile, leader del MST - Movimento Sem Terra del Brasile, ha letto il documento finale, frutto del lavoro delle commissioni ed ha chiesto ed ottenuto il giuramento di tutti i delegati dell'Internazionale Antifascista.

Maduro ha poi chiuso i lavori del Festival con un discorso importante in cui ha segnalato i punti qualificanti del futuro periodo presidenziale: l’integrazione regionale continentale, il ruolo dei BRICS e il rapporto con gli Stati Uniti. La rivoluzione bolivariana continuerà il percorso tracciato, pacifico e rispettoso della legalità internazionale. Ma se gli USA, oltre a non riconoscere il legittimo presidente costituzionale del Venezuela, vorranno aumentare le provocazioni e le aggressioni militari, il Venezuela saprà difendersi, anche “con l’aiuto dei nostri fratelli maggiori”, in chiara allusione all’alleanza con Russia e Cina.

Una commissione del Parlamento lavorerà per redigere proposte di riforme costituzionali per identificare ruoli e competenze delle “Comunas” popolari e su come deliberare finanziamenti per rafforzare la partecipazione popolare alle discussioni, decisioni ed al controllo dal basso. Democrazia diretta e protagonismo internazionale sono assi fondamentali del nuovo governo. Le discussioni, le proposte accolte e le prossime scadenze indicano un investimento importante dello Stato nelle battaglie future.

Per quanto riguarda il versante antifascista, dalla metà dell’anno scorso ad inizio gennaio si sono succeduti tre diversi eventi: Assemblea mondiale, Congresso fondativo e il Festival tematico dell'Internazionale Antifascista. 

Rifondazione Comunista ha accompagnato la rivoluzione bolivariana sin dall’inizio, costruendo una agenda comune di impegno e collaborazione.  E continuerà nell'impegno e solidarietà con il Venezuela e tutti i popoli che lottano per la loro autodeterminazione.

Antonella Bundu      Sinistra Progetto Comune Firenze

Simona Suriano      ex Parlamentare MANIFESTA

Herta Manenti          Area Esteri e Pace PRC-SE

Giorgio Ceriani         Area Esteri e Pace PRC-SE

Marco Fantechi        PRC-SE Firenze

Maurizio Messina    Area Esteri e Pace PRC-SE

Fabio Salvati            PRC-SE