Care compagne e cari compagni,
vi ringraziamo sinceramente per il vostro invito al XXIII Congresso del Partito Comunista Colombiano. Avremmo voluto essere presenti per rinnovare i legami internazionalisti che hanno unito i nostri partiti per tanti anni. Purtroppo, nelle stesse date (9-10-11 dicembre) si terrà a Vienna (Austria) il Congresso del Partito della Sinistra Europea.
Il XXIII Congresso del PCC si svolge in una situazione internazionale difficile, segnata dall'aggravarsi della crisi capitalistica e dalla guerra in Ucraina, nel cuore dell'Europa, uno dei centri dell'economia mondiale capitalista. Oltre alle drammatiche conseguenze in termini di vite umane e distruzione, la guerra ha reso più costosi i principali prodotti alimentari e ha fatto impennare l'inflazione.
È grave la riluttanza dell'Unione Europea a far rispettare gli "accordi di Minsk" con le conseguenze devastanti di un conflitto che va avanti dal 2014.
Lungi dal diventare gli "utili idioti" dell'imperialismo statunitense, l'UE deve agire contro la militarizzazione che alimenta il circolo vizioso della guerra. La spesa per gli armamenti deve essere destinata a uno sviluppo industriale sostenibile, che possa garantire posti di lavoro e un tenore di vita dignitoso, assicurando la decarbonizzazione del nostro modello di sviluppo per proteggere il futuro del pianeta e la biodiversità.
Chiediamo il cessate il fuoco, lo stop all'invio di armi e alle sanzioni, l'apertura immediata dei negoziati per porre fine alla guerra, per garantire il rispetto del diritto internazionale e la sicurezza di tutti gli Stati della regione, in accordo con le aspirazioni di tutti i Popoli per una pace giusta e duratura.
A tal fine, chiediamo una conferenza internazionale che affronti i problemi della sicurezza collettiva e del disarmo in Europa, in conformità con i princìpi della Carta delle Nazioni Unite, dell'Atto finale di Helsinki e della Carta di Parigi, con l'obiettivo di avanzare verso un modello di Sicurezza Continentale Condivisa. In particolare, sosteniamo le campagne per il disarmo nucleare e per la firma del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW).
Care compagne e cari compagni, la Colombia sta vivendo un momento nuovo e storico. La conquista del governo nazionale, guidato da Gustavo Petro e Francia Márquez, è stata possibile grazie a molti anni di lotta e alle grandi mobilitazioni sociali del Grande Sciopero Nazionale del 2021 contro il governo di Iván Duque. Per la prima volta, la mobilitazione è stata convogliata nella candidatura elettorale unitaria del Pacto Histórico. Salutiamo con favore la presenza di compagne comuniste nella squadra di governo e siamo certi che sapranno affrontare con successo le molteplici sfide del primo governo popolare.
Ribadiamo il nostro sostegno ai governi progressisti e di sinistra dell'America Latina che lottano per migliorare la qualità della vita dei loro popoli e per raggiungere un'integrazione che ponga fine allo sfruttamento neocolonialista delle risorse e delle ricchezze del continente. Condanniamo ogni tipo di misura coercitiva unilaterale, in special modo i blocchi che le amministrazioni degli Stati Uniti e dell'Unione Europea hanno imposto a Cuba e al Venezuela in maniera illegale e contraria al Diritto Internazionale.
In Europa, le persone stanno soffrendo una crisi prolungata che non solo porta a un deterioramento della qualità della vita e a una regressione dei diritti sociali, civili e del lavoro, ma riempie anche il futuro di incertezza, generando una situazione di insicurezza personale e collettiva. Milioni di lavoratori stanno vivendo una crisi di senso senza precedenti, mentre la deregolamentazione del mercato del lavoro e la mancanza di una legislazione sul lavoro equa raggiungono livelli senza precedenti e i sindacalisti vengono duramente repressi.
Quest'ansia per il futuro, se non trova soluzioni positive, democratiche e solidali, è il terreno migliore per l'avanzata del fascismo e delle coalizioni politiche sotto l'influenza dell'estrema destra. Come sempre nei periodi di crisi del capitalismo, appare il mostro della guerra e i partiti fascisti acquistano forza, sulla base di politiche antisociali, portate avanti dalla destra neoliberista e dall'ex socialdemocrazia, che hanno aperto la porta alle forze di estrema destra.
L'avanzata del fascismo in Europa deve farci elaborare una risposta forte e diretta, capace di sfidare la crescita del fascismo nelle classi popolari. La nostra responsabilità è quella di aprire la strada ad alternative politiche democratiche.
Allo stesso tempo, l'urgenza del cambiamento climatico richiede una risposta immediata e una pianificazione strategica della transizione in termini di modelli di consumo ed energetici, poiché rappresenta una delle maggiori minacce per l'umanità. È urgente accelerare gli sforzi per ridurre la dipendenza esterna dai combustibili fossili e accelerare una transizione energetica ecologica.
In Italia, nonostante la vittoria elettorale della destra, è necessario proseguire sulla strada della ripresa dell'iniziativa politica e sociale in questo autunno segnato dall'escalation della guerra, dalla crisi sociale prodotta dagli alti costi delle bollette e dall'inflazione, e dalla nascita stessa di un esecutivo di destra. Le nostre coordinate sono chiare: lavoriamo per un movimento plurale all'interno del quale trovare le forme in cui possa svilupparsi la convergenza di soggettività organizzate, la partecipazione e l'elaborazione comune.
Care compagne e cari compagni, Vi auguriamo un'ottima riuscita di questo importante Congresso.
Un abbraccio fraterno
Maurizio Acerbo, segretario nazionale PRC-SE
Marco Consolo, responsabile area Esteri e Pace PRC-SE
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Estimados-as camaradas,
agradecemos sinceramente su invitación al XXIII Congreso del PCC. Nos hubiera gustado estar presentes para renovar los lazos internacionalistas que han unido a nuestros partidos a lo largo de tantos años. Desafortunadamente, en las mismas fechas (9-10-11 de diciembre) tendrá lugar el Congreso del Partido de la Izquierda Europea en Viena (Austria).
El XXIII Congreso del PCC se desarrolla en una difícil conyuntura internacional, marcada por el agravamiento de la crisis capitalista y la guerra en Ucraina, en el corazón de Europa, uno de los centros de la economía mundial capitalista. Junto a sus consecuencias dramáticas en cuanto a vidas humanas y destrucción, la guerra encarece los principales alimentos y ha disparado la inflación.
Es grave la falta de voluntad de la Unión Europea para hacer cumplir los “acuerdos de Minsk” con las devastadoras consecuencias de un conflicto que dura desde 2014.
Lejos de convertirse en los “tontos útiles” del imperialismo estadounidense, la UE debe actuar contra la militarización que alimenta el círculo vicioso de la guerra. El gasto en armamentos debe destinarse a un desarrollo industrial sostenible, que garantice trabajo y un nivel de vida digno, que asegure la descarbonización de nuestro modelo de desarrollo para proteger el futuro del planeta y la biodiversidad.
Exigimos un alto el fuego, el cese del envío de armas y de las sanciones, la inmediada abertura de una negociación para poner fin a la guerra, asegurar que se garantice el respeto de la legalidad internacional, y la seguridad de todos los Estados de la región, atendiendo las aspiraciones de todos los Pueblos de una paz justa y duradera.
Para ello, pedimos una conferencia internacional para abordar los problemas de la seguridad colectiva y el desarme en Europa, de acuerdo con los principios de la Carta de la ONU, el Acta Final de Helsinki y la Carta de París, con el fin de avanzar hacia un modelo de Seguridad Continental Compartida. En particular, apoyamos las campañas a favor del desarme nuclear, y de la firma del Tratado de Prohibición de las Armas Nucleares (TPNW).
Estimados-as camaradas, Colombia vive un momento novedoso e histórico. La conquista del gobierno nacional, encabezado por Gustavo Petro y Francia Márquez, ha sido posible gracias a muchos años de lucha y a las grandes movilizaciones sociales del Gran Paro Nacional de 2021 contra el gobierno de Iván Duque. Por primera vez, la movilización se canalizó en la apuesta electoral unitaria del Pacto Histórico. Saludamos la presencia de compañeras comunistas en el equipo de gobierno y estamos seguros que sabrán enfrentar exitosamente los multiples retos del primer gobierno popular.
Reiteramos nuestro apoyo a los gobiernos progresistas y de izquierda de América Latina que luchan para mejorar la calidad de vida de sus pueblos y lograr una integración que ponga fin a la explotación neocolonialista de los recursos y riquezas del continente. Condenamos todo tipo de medidas coercitivas unilaterales, en especial los bloqueos que las administraciones estadounidenses y la Unión Europea han impuesto a Cuba y a Venezuela de una forma ilegal y contraria al Derecho Internacional.
En Europa los pueblos están sufriendo una crisis prolongada que no sólo conlleva un deterioro de la calidad de vida y un retroceso de los derechos sociales, civiles y laborales, sino que llena el futuro de incertidumbre, generando una situación de inseguridad personal y colectiva. Millones de trabajadores están experimentando una crisis de sentido sin precedentes, mientras la desregulación del mercado laboral y la falta de una legislación laboral justa alcanzan niveles sin precedentes y los sindicalistas son duramente reprimidos.
Esta ansiedad por el futuro, si no encuentra soluciones positivas, democráticas y solidarias, es el mejor terreno para el avance del fascismo y de las coaliciones políticas bajo la influencia de la extrema derecha. Como siempre en los períodos de crisis del capitalismo, aparece el monstruo de la guerra y los partidos fascistas ganan fuerza, sobre la base de políticas antisociales, llevadas a cabo por las derechas neoliberales y por la ex socialdemocracia, que han abierto la puerta a fuerzas de extrema derecha.
El avance del fascismo en Europa debe hacernos plantear una respuesta fuerte y directa, capaz de desafiar el crecimiento del fascismo en las clases populares. Nuestra responsabilidad es abrir el camino a las alternativas políticas democráticas.
Al mismo tiempo, la urgencia del cambio climático exige una respuesta inmediata y una planificación estratégica de la transición en cuanto a los modelos de consumo y energéticos, ya que supone una de las mayores amenazas para la humanidad. Es urgente acelerar los esfuerzos para reducir la dependencia externa de los combustibles fósiles y acelerar una transición energética ecológica.
En Italia, a pesar de la victoria electoral de la derecha hay que continuar el camino retomando la iniciativa política y social en este otoño marcado por la escalada de la guerra, la crisis social producida por los altos costos de las cuentas y la inflación, y el propio nacimiento de un ejecutivo de derechas. Nuestras coordenadas son claras: trabajamos por un movimiento plural dentro del cual encontrar las formas en las que se puedan desarrollar la convergencia de las subjetividades organizadas, la participación y la elaboración común.
Estimados-as camaradas, Les deseamos el mayor de los éxitos en este importante Congreso.
Un abrazo fraterno
Maurizio Acerbo, secretario nacional PRC-IE
Marco Consolo, responsable área Internacional y Paz PRC-IE