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PRIMO TURNO DELLE ELEZIONI LEGISLATIVE IN FRANCIA

Dichiarazione del Comitato Esecutivo Nazionale del Partito Comunista Francese 13 giugno 2022

I risultati delle elezioni legislative mostrano la profonda crisi politica che il nostro paese sta attraversando, ed in particolare il rifiuto della politica di Emmanuel Macron. Di fronte a questa crisi di regime, la posta in gioco per il secondo turno è l’elezione di numerosi deputati/e di sinistra ed ecologisti, per cominciare a schiudere un altro futuro alla Francia. La buona notizia di questo primo turno proviene dai risultati dei candidati della Nupes, e tra di loro di candidati/e comunisti, nel solco della campagna presidenziale del nostro candidato Fabien Roussel che arriva primo nella sua circoscrizione. L’alleanza dei partiti che sostengono il presidente della repubblica ottiene, con il suo 25,8%, il risultato più basso di una coalizione presidenziale. I francesi hanno così severamente bocciato il bilancio dei cinque ultimi anni ed affermato la loro opposizione ai preannunciati progetti di regressione sociale, quali l’aumento dell’età pensionabile a 65 anni. Con il 52,49% l’astensionismo raggiunge un nuovo record storico per questo tipo di scrutinio: oltre 25 milioni di nostri concittadini e concittadine si sono astenuti/e. L’astensione aumenta quindi di dieci punti in dieci anni. La maggioranza del paese ha espresso una frattura con la rappresentanza politica, che secondo loro non corrisponde alle loro attese ed alle loro necessità. È il risultato del rigetto delle politiche condotte dai poteri succedutisi, in particolare durante il quinquennio di Emmanuel Macron, che per di più ha fatto di tutto per minimizzare la sfida rappresentata da questo scrutinio, aggravando ulteriormente la deriva presidenziale del regime, che mina la nostra democrazia, e la devitalizzazione del dibattito pubblico. Domenica prossima il presidente della Repubblica può e deve essere messo in minoranza all’Assemblea nazionale. Col 26,8% la Nupes arriva prima alle elezioni. Il PCF ringrazia gli oltre 6 milioni di elettrici ed elettori che hanno riversato i loro voti sui candidati e le candidate della nostra unione. È il risultato di impegni condivisi su misure concrete per migliorare la vita dei francesi, come l’aumento dello SMIC (salario minimo garantito, NdT) a 1.500€ o la pensione a 60 anni, e della ricchezza data dalla diversità delle forze che costituiscono la nostra coalizione. I francesi hanno mandato un messaggio forte al presidente: non vogliono lasciargli per altri cinque anni le mani libere per proseguire la sua politica in favore dei più ricchi e del capitale. Contrariamente a quanto affermano il presidente e i dirigenti del suo movimento, l’arrivo di numerosi deputati di sinistra all’Assemblea nazionale non porterebbe alcun caos, ma anzi costituirebbe una leva decisiva per uscire dalle difficoltà attuali, risanare la Francia dai guasti provocati dalla loro politica ed affrontare le sfide del secolo. Un tale cambiamento richiederà inoltre un impiego completamente diverso del denaro e nuovi poteri ai salariati. I 54 candidati/e comunisti/e, insieme ai nostri compagni/e candidati/e in Corsica, hanno riportato dal canto loro 527.350 voti. Tra di loro 32 si sono qualificati per il secondo turno. I nostri deputati uscenti si sono tutti qualificati e hanno realizzato degli ottimi risultati, che testimoniano del riconoscimento da parte dei nostri concittadini della loro azione offensiva in seno all’Assemblea durante tutto il quinquennio scorso per ottenere dei progressi concreti. Il PCF si congratula per questi risultati con l’insieme dei propri candidati e candidate e ringrazia i militanti e le militanti comunisti/e e delle altre forze della nostra unione. Il PCF esorta alla massima mobilitazione per la rielezione dei deputati uscenti e per un massimo di conquiste. Il buon risultato dei candidati e delle candidate della sinistra unita è tanto più importante in quanto l’estrema destra, in questo primo turno delle legislative, vede il proprio peso rafforzato, una minaccia per la nostra Repubblica. Con il 24% (oltre 5,4 milioni) dei voti, la destra raggiunge il più alto livello per un’elezione legislativa dalla Liberazione in poi. Va fatto tutto il possibile per sbarrare la strada alle decine di candidati di destra che si trovano ormai alle porte dell’Assemblea. In queste circoscrizioni, il PCF lancia un appello a servirsi, domenica prossima, delle schede elettorali che permetteranno di batterli. E se il presidente della Repubblica è stato eletto grazie ai voti di milioni di francesi che si rifiutano di vedere la candidata dell’estrema destra all’Eliseo, il suo rifiuto, in questo grave momento, di esortare chiaramente a battere i candidati dell’estrema destra è sconvolgente e fa pesare un grave pericolo sul paese. In questa situazione di estrema gravità per la Francia, è l’ora della più vasta mobilitazione, domenica prossima, per confermare ed amplificare il risultato di questo primo turno, far eleggere un massimo di deputati/e di sinistra e permettere l’elezione di una maggioranza di sinistra all’Assemblea nazionale, con al suo interno un gruppo rafforzato della Sinistra democratica e repubblicana, con numerosi deputati/e comunisti e d’Oltremare. Ciò sarà possibile se milioni di uomini e donne che si sono astenuti domenica scorsa utilizzeranno stavolta la scheda Nupes per garantire la sconfitta dei rappresentanti del potere attuale. È l’appello lanciato dal Partito comunista francese agli elettori e elettrici di sinistra, ai giovani, agli astensionisti: nei prossimi giorni allarghiamo ancora l’influenza della sinistra, sviluppando insieme un progetto ambizioso, in grado di rispondere alle aspirazioni popolari e del mondo del lavoro e della creatività, di affrontare le sfide cui sono confrontati il paese ed il mondo intero, di raccogliere la sfida della pace, di mettere fine all’onnipotenza del capitale sulle nostre vite. Il PCF invita anche a creare le condizioni di mobilitazione popolare e sociale fin dall’indomani delle elezioni per creare le condizioni per nuove conquiste sociali, ecologiche e democratiche. Numerosi deputati/e di sinistra nella Francia metropolitana e oltremare, con un maggior numero di deputati/e comunisti e delle lotte sociali potenti, saranno determinanti per condurre delle azioni per i salariati, l’occupazione, la giustizia sociale e per permettere la presa del potere sul denaro e nuovi poteri dei cittadini/e e dei salariati/e. Lottiamo, resistiamo e facciamo in modo che giunga domani il tempo di riforme felici per il nostro popolo!