Nei giorni scorsi, il governo israeliano ha dichiarato "terroriste" sei delle organizzazioni per i diritti umani ed umanitarie più impegnate sul territorio e rispettate internazionalmente. Sono quindi passibili di chiusura di attività e sequestro.
Si tratta di Addameer, al-Haq, Defense for Children Palestine, l'Unione dei comitati di lavoro agricolo, il Bisan Center for Research and Development e l'Unione dei comitati delle donne palestinesi, organizzazioni palestinesi che operano nei territori occupati.
Ma il vero terrorismo è l’occupazione e la continua violazione dei diritti umani della popolazione palestinese. Uno Stato che occupa militarmente i territori di un altro popolo si trasforma inesorabilmente in una dittatura, più o meno mascherata da democrazia. E quando si tratta di terrorismo di Stato, sistematicamente organizzato, siamo di fronte ad un crimine contro l'umanità che deve essere giudicato e punito.
E’ una decisione di chi, praticando il terrorismo, vuole nascondere i crimini quotidiani che commette, a partire dall’apartheid e dalla costante “pulizia etnica” contro il popolo palestinese, in totale disprezzo della legalità internazionale e delle Convenzioni di Ginevra (sul rispetto dei diritti umani sotto l'occupazione e in tempo di guerra). Di chi fa orecchie da mercante verso le numerose risoluzioni e condanne da parte dell’ONU.
E’ una decisione che cerca di mettere il bavaglio a chi denuncia la realtà criminale dell’occupazione.
Il vero terrorismo è l’espansione delle colonie, nei territori palestinesi, l’espulsione dalle loro terre e case da parte dei diversi governi israeliani che si sono succeduti e che hanno goduto del sostegno attivo dell’imperialismo statunitense e del silenzio complice dell’Unione Europea.
Come sancito dal diritto internazionale, il popolo palestinese ha il diritto di esercitare tutte le forme di resistenza per riconquistare una patria, la propria libertà e indipendenza.
L’XI° Congresso del PRC-SE condanna in maniera categorica queste nuove misure repressive, mentre sostiene la popolazione palestinese, i suoi legittimi diritti alla libertà, all'uguaglianza, al ritorno in patria, all'autodeterminazione e il diritto a realizzare uno Stato indipendente con Gerusalemme come capitale.
Facciamo appello a tutte le organizzazioni per i diritti umani, al movimento sindacale, agli antifascisti, ai giuristi, ai sinceri democratici, ai pacifisti israeliani a prendere posizione e a mobilitarsi contro questa ennesima e vergognosa decisione dell’attuale governo israeliano ed a battersi per la fine dell’occupazione.
XI° Congresso del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Chianciano 24-10-2021