I risultati delle elezioni federali in Germania piazzano il Partito socialdemocratico (SPD) davanti ai democratici cristiani (CDU/CSU) e ai verdi. Die Linke ha subito un’amara sconfitta. Heinz Bierbaum, presidente della sinistra europea, commenta:
Queste elezioni segnano un punto di svolta nella politica tedesca. E’ la fine dell’era Merkel dopo 16 anni come cancelliera. La SPD vince le elezioni legislative, le regionali di Berlino e quelle in Mecklenburg-Vorpommem. La CDU/CSU ha subito una disfatta storica. I verdi hanno guadagnato parecchio ma sono rimasti al di sotto delle loro aspettative. I liberali sono cresciuti. Il partito di estrema destra AFD ha perduto un poco: sono sempre stabili ma la loro crescita è stata arrestata. Die Linke ha mancato di poco la soglia del 5% per entrare in Parlamento, ma è riuscita ad ottenere i tre mandati diretti di cui aveva bisogno per entrare e costituire una frazione, anche se non ha raggiunto la soglia. Date le pesanti perdite, la prevista alleanza rosso-verde-rosso non è più possibile.
Ora la SPD vuol formare un governo coi Verdi e i Liberali. Sarà piuttosto difficile poiché le posizioni politiche, almeno tra la SPD, i Verdi da una parte e i Liberali dall’altra, sono molto distanti.
La buona notizia è che gli sforzi di Berlino per diminuire gli affitti, in rapida crescita nella capitale tedesca, tramite un referendum sono stati coronati da successo. 56% dei votanti sostengono l’idea di espropriare e di socializzare circa 250.000 appartamenti, di proprietà soprattutto della Deutsche Wohnen, la più grande società immobiliare d’Europa e una delle maggiori imprese della Germania. Il referendum non è giuridicamente vincolante per il prossimo Senato di Berlino. Tuttavia, il voto è considerato un segnale forte, che il nuovo governo della città non può ignorare. Ora attendiamo un progetto di legge per mettere il referendum in opera.
La sconfitta di Die Linke è una pessima notizia per i milioni di cittadini che lavorano e vivono in condizioni precarie. Ma Die Linke trarrà la lezione dei propri errori e farà tutto il possibile per tornare forte. Questo è molto importante anche per tutta la sinistra europea.