Le prossime elezioni del Parlamento europeo si svolgeranno in circostanze straordinarie. L'Europa è diventata il continente che si sta riscaldando più velocemente in tutto il mondo e si deve accelerare il processo di abbandono dei combustibili fossili. Moltə cittadinə europeə sono alle prese con una crisi legata al costo della vita, mentre nell'UE si spendono miliardi di euro per un rafforzamento militare senza precedenti, e all'orizzonte si profila persino un ritorno alle politiche fallimentari dell'austerità neoliberista. Infine, le elezioni vengono messe in secondo piano dalle guerre in corso sul territorio europeo e nelle sue immediate vicinanze. Non si tratta quindi di elezioni di secondo ordine. Affinché la voce dei popoli venga ascoltata, invitiamo tuttə ə cittadinə europeə democraticə, che costituiscono la maggioranza della società, a partecipare e votare alle elezioni europee per un'Europa democratica, sociale, pacifica ed ecologica.
L'estrema destra nazionalista e neofascista, che sta già governando in alcuni Paesi e bussa alle porte del potere in altri, può e deve essere fermata. La lotta al fascismo, in qualsiasi forma si manifesti, è un elemento centrale del programma e della storia del Partito della Sinistra Europea (SE). Ogni forma di fascismo deve essere combattuta e sradicata dalle nostre società. Questa lotta può essere vinta se gli interessi deə cittadinə e il desiderio di giustizia sociale ed ecologica e pace deə europeə vengono posti al centro del processo decisionale politico.
Lotta al neofascismo
I nostri partiti sono fondati sulla lotta contro il fascismo e la guerra. Troviamo forza in questo fatto, e ci baseremo anche sulle vittorie faticosamente ottenute oggi, in America Latina e altrove, dove le persone si stanno mobilitando per una visione diversa della società e per sconfiggere l'odio e la paura. Le forze antifasciste e di sinistra devono costruire una cooperazione internazionale per sostenere e diffondere questa visione e per respingere il crescente anticomunismo che va di pari passo con l'ascesa dell'estrema destra. Meno socialismo significa più fascismo e più barbarie.
Proponiamo le seguenti iniziative:
- Piena attuazione della risoluzione del Parlamento europeo sull'aumento della violenza neofascista e messa al bando di tutte le organizzazioni e fondazioni neofasciste e neonaziste;
- Costruzione di un centro antifascista europeo per la documentazione, la ricerca scientifica e l'educazione;
- Giornata europea della lotta contro il fascismo, proclamata il 25 aprile.
- Includere il ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali tra i principi fondamentali dell'UE;
- Porre fine alla corsa agli armamenti in Europa: nessun nuovo armamento nucleare in Europa. Rendere l'Europa un continente libero da armi nucleari!
- Attuare pienamente il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP), firmare e ratificare il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW) e ridurre la percentuale del PIL destinata alle spese militari;
- Rispettare la "clausola irlandese" (articoli 24 e 42 del Trattato sull'Unione europea): la politica di sicurezza e di difesa comune dell'Unione "non pregiudica il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri";
- Sosteniamo le aspirazioni del popolo irlandese a riunire la propria nazione divisa dal colonialismo britannico;
- Chiediamo la fine dell'occupazione turca di Cipro e la riunificazione del Paese secondo le risoluzioni delle Nazioni Unite e l'acquis comunitario;
- Chiediamo la smilitarizzazione dell'isola e il rispetto del suo status di non allineamento.
- Aumentare l'obiettivo dell'Unione Europea di riduzione delle emissioni di gas serra dal 55% al 65% entro il 2030 e anticipare la data di neutralità climatica dell'Unione Europea dal 2050 al 2035;
- Stabilire il controllo pubblico e la proprietà pubblica di beni comuni come l'acqua, i servizi igienico-sanitari e le aziende che li forniscono; degli idrocarburi e di altre fonti energetiche; dei servizi di produzione, trasmissione e distribuzione dell'energia. Inversione dell'attuale modello di unione energetica a favore di un modello basato sulla proprietà pubblica delle risorse, aprendo un canale di finanziamento per i comuni per raggiungere la sovranità energetica;
- Incorporare criteri di razionalità economica nella gestione dell'acqua, considerando il recupero dei costi, compresi i costi ambientali e il fattore scarsità, e tenendo conto degli impatti sociali, ambientali ed economici, nonché delle condizioni geografiche e climatiche;
- Stabilire un modello di politica agro-ecologica per la Politica agricola comune (PAC) basato su un'agricoltura sostenibile dal punto di vista ambientale, che garantisca redditi equi aə agricoltorə e fornisca cibo di qualità, protezione del suolo e sovranità alimentare, oltre a mitigare il cambiamento climatico;
- Attuare la direttiva sulla mobilità sostenibile per una pianificazione territoriale sostenibile, ponendo l'accento sul trasporto pubblico e resistendo alla privatizzazione;
- Creare un Fondo europeo per i servizi pubblici, finanziato a tasso zero dalla BCE, con una governance democratica, per investimenti, assunzioni massicce e formazione, in particolare nei trasporti (merci e passeggeri), nella sanità e nell'istruzione;
- Per la transizione ecologica e sociale della produzione delle imprese, cambiare la politica bancaria della BCE: tassi bassi (0%, o meno) per i prestiti bancari per gli investimenti che riducono le emissioni di carbonio e creano buoni posti di lavoro; tassi elevati, anche penalizzanti, per i prestiti che riducono i posti di lavoro, delocalizzano o aumentano le emissioni inquinanti (CO2, ecc.);
- Smantellare l'economia dei SUV attraverso regolamenti che garantiscano una produzione di auto a zero emissioni, efficiente e rispettosa deə utenti della strada. Imporre tasse uguali sui carburanti per aerei e auto, eliminando le esenzioni legate alla CO2. Vietare i voli privati, dare priorità ai treni per i viaggi inferiori alle due ore e mezza, rilanciare i treni notturni e ampliare le reti ferroviarie secondo le necessità. Applicare la riduzione e la supervisione delle crociere;
- Integrare la biodiversità in tutte le politiche settoriali, come elemento chiave trasversale che dovrebbe vincolare gli interventi per prevenirne la messa a rischio, in particolare in quelle dell'energia, dell'agricoltura, della pesca, della silvicoltura, dei trasporti, del turismo e della pianificazione territoriale
- Inserire nella legislazione primaria dell'UE il diritto a un alloggio dignitoso e a prezzi accessibili per tutte le persone in Europa;
- Attuazione di piani di investimento nazionali ed europei per l'edilizia residenziale pubblica e la ricostruzione delle infrastrutture pubbliche; finanziamento a interessi zero di progetti di edilizia sociale da parte di autorità nazionali o locali, costruttori senza scopo di lucro e cooperative attraverso la Banca europea per gli investimenti (BEI);
- Adozione di una direttiva UE che obblighi gli Stati membri a introdurre tetti massimi per gli affitti e a vietare le locazioni a tempo determinato e gli sfratti forzati dalle residenze primarie; rafforzamento dei diritti deə inquilinə negli appartamenti di proprietà di investitorə immobiliari. Queste società di investimento e le loro attività devono essere limitate in modo da non rappresentare un rischio eccessivo per i mercati immobiliari;
- Esentare i finanziamenti per l'edilizia residenziale pubblica dalle regole del mercato interno e della concorrenza;
- Creare strutture di assistenza di qualità per bambinə, persone anziane e disabili, al fine di migliorare la sostenibilità della riproduzione in modo equo;
- Adottare una direttiva UE che ponga un massimale agli affitti e obblighi le autorità locali a fornire alloggi per studenti e tirocinanti; un quadro normativo per le piattaforme di affitto a breve termine nelle principali aree urbane, unitamente alla spesa pubblica e ai fondi europei per lo sviluppo di nuove abitazioni;
- Adottare una direttiva UE contro le disuguaglianze sociali e le discriminazioni nell'istruzione basate su classe, genere, orientamento sessuale e identità o espressione di genere, nazionalità, stato di residenza e credo religioso;
- Fermare la privatizzazione dell'istruzione, dell'educazione superiore e della ricerca; finanziamenti pubblici solo per le istituzioni pubbliche;
- Riservare il 7% del PIL dell'UE all'istruzione, alla ricerca e all'innovazione;
- Abolire i test di ammissione e le tasse universitarie (anche per studenti extracomunitarə e non europeə);
- L'assegnazione di borse di studio e di ricerca europee dovrebbe basarsi su criteri sociali che promuovano gli scambi europei nei corsi di formazione dal livello secondario a quello universitario;
- Assicurare l'accesso universale e gratuito alle cure e ai sistemi sanitari pubblici, compresi i servizi contraccettivi e l'aborto legale e sicuro in tutta l'UE, che deve essere garantito dalla legislazione primaria dell'UE;
- Creare un polo farmaceutico/medico pubblico europeo;
- 2% del PIL dell'UE da destinare al sostegno della cultura;
- Adottare uno statuto europeo di base per artistə con lavori intermittenti.
- Abolire il Patto di stabilità e crescita e sostituirlo con un nuovo patto incentrato sulla ristrutturazione sociale e ambientale, che consenta politiche espansive e anticicliche;
- Trasformare il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) in un meccanismo permanente dell'UE per ridurre le disuguaglianze e promuovere una crescita economica sostenibile, con particolare attenzione al sostegno e alla modernizzazione delle PMI;
- Introdurre una tassa europea sulle grandi ricchezze per finanziare investimenti essenziali per la riduzione della povertà e le transizioni ambientali e sociali. Imporre una tassa sugli extra-profitti delle industrie energetiche e di quelle legate alla guerra, come le banche e il settore degli armamenti. Introdurre una cloud tax progressiva sui ricavi delle piattaforme digitali, che copra le spese delle aziende e dei partiti politici sui social media;
- Fare della BCE uno strumento che fornisca finanziamenti diretti agli Stati per rafforzare le istituzioni e gli enti pubblici nel soddisfare le esigenze di diritti e servizi pubblici e di trasformazione ecologica. Creare un Fondo europeo per i servizi pubblici, finanziato a tasso zero dalla BCE, con una governance democratica, per gli investimenti, le assunzioni massicce e la formazione, in particolare nei trasporti (merci e passeggeri), nella sanità e nell'istruzione, nella ricerca e per i progressi finanziari nella protezione sociale;
- Cambiare la politica bancaria della BCE: bassi tassi di interesse (fino allo 0% o meno) per i prestiti bancari destinati agli investimenti delle imprese che riducono le emissioni di carbonio e creano una buona occupazione; alti tassi di interesse, anche di penalizzazione, per i prestiti che tagliano posti di lavoro, delocalizzano, aumentano le emissioni inquinanti (CO2, ecc.) o sono dedicati alla speculazione;
- Approvare un programma di ristrutturazione del debito che preveda la monetizzazione del debito pubblico acquisito dalla BCE, con retrocessione degli interessi in cambio di una condizionalità sociale, in modo che i flussi aggiuntivi derivanti dalla ristrutturazione siano utilizzati per migliorare la coesione sociale e gli indicatori di benessere della popolazione e per promuovere politiche di sviluppo sostenibile. Inoltre, il finanziamento dei programmi di spesa pubblica e la creazione di buoni posti di lavoro dovrebbero rientrare tra gli obiettivi della BCE;
- Tassare le transazioni finanziarie e combattere l'evasione e la frode fiscale stilando un elenco accurato dei paradisi fiscali, compresi quelli all'interno dell'UE, e introducendo una ritenuta alla fonte sui profitti delle multinazionali e delle banche. Dobbiamo porre fine ai paradisi fiscali all'interno dell'Unione Europea!
- Creare un Fondo europeo per l'edilizia sociale, i servizi pubblici e le esigenze occupazionali, finanziato dalla creazione di moneta della BCE, e concedere prestiti a Stati, comuni, cooperative e istituzioni no-profit a tassi di interesse zero o molto bassi. Il fondo deve essere gestito con trasparenza e garantito attraverso il coinvolgimento della società civile, in particolare dei sindacati, delle associazioni di donne, degli inquilini e dei movimenti ecologisti.
- Basta con ə lavoratorə poverə! Approvazione di una direttiva europea sul reddito di base che obbliga gli Stati membri a garantire legalmente a tuttə un reddito minimo che copra le esigenze di base per una vita dignitosa (cibo, alloggio, energia, accesso alla cultura, fondi per le emergenze, ecc.);
- Approvazione di un Piano per l'Occupazione Garantita nell'Unione Europea, che si concentri su programmi di riforestazione e protezione ambientale, ristrutturazione degli alloggi ed efficienza energetica, promozione dell'assistenza, formazione/occupazione per disoccupatə e iniziative di economia sociale che creino posti di lavoro. Tale Piano sarebbe finanziato dal Meccanismo europeo di stabilità (MES) e la condizione di accesso sarebbe legata solo alla creazione di posti di lavoro pubblici di qualità;
- Un quadro giuridico dell'UE per una giusta transizione nel mondo del lavoro attraverso l'anticipazione e la gestione del cambiamento sulla base della contrattazione collettiva e del coinvolgimento dei sindacati;
- Un regolamento UE che garantisca il diritto legale al contratto a tempo indeterminato e al lavoro a tempo pieno e che vieti gli stage non retribuiti. I diritti sociali e i diritti del lavoro devono essere pienamente applicati nel lavoro sulle piattaforme e nel telelavoro;
- Le persone migranti devono poter lavorare a parità di condizioni e di lavoro;
- L'UE deve stabilire un Protocollo sul progresso sociale nel quadro della legislazione primaria, dando priorità ai diritti sociali e deə lavoratorə rispetto alla libertà del mercato unico;
- Modificare la direttiva sull'orario di lavoro con l'obiettivo di ridurre l’orario di lavoro a parità di salario.
- Una regolamentazione efficace dell'IA con il principio del controllo da parte delle persone deve essere incorporata nel diritto dell'UE;
- Qualsiasi regolamentazione dell'IA da parte dell'UE deve tenere conto dell'impatto dell'IA sul mondo del lavoro e sui sistemi sociali, ed escludere possibili usi discriminatori dell'IA o sistemi a sfondo razziale;
- L'introduzione dell'IA in aree ad alto rischio e nelle transazioni di mega-dati deve essere identificata e proibita;
- L'uso dell'IA nei sistemi di armamento deve essere vietato;
- L'introduzione controllata della tecnologia digitale nell'istruzione deve rispettare e valorizzare il lavoro e lo status deə insegnanti, evitare di esacerbare le disuguaglianze sociali e limitare gli impatti negativi sull'ambiente;
- I servizi pubblici e privati si stanno rapidamente digitalizzando. L'intera popolazione non riesce a stare al passo con questo rapido sviluppo e c'è il rischio di esclusione digitale. Alle persone anziane, disabili e a chiunque ne abbia bisogno deve essere garantita un'adeguata assistenza utente e l'accesso alle attrezzature necessarie per evitare l'esclusione.
- L'adesione dell'UE alla Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica; è necessario un quadro politico globale dell'UE per eliminare tutte le forme di violenza di genere in tutti i Paesi europei;
- Riconoscimento del termine "femminicidio" nella legislazione dell'UE e degli Stati membri e adozione di una definizione comune di stupro nell'UE;
- Garanzia di un lavoro dignitoso per le donne e politiche mirate per assicurare pari opportunità a uomini e donne;
- Recepimento immediato della direttiva UE sulla parità retributiva nella legislazione nazionale di tutti gli Stati membri;
- Aumento e garanzia delle pensioni per le donne;
- Una direttiva dell'UE che imponga agli Stati membri di fornire l'accesso ai servizi di salute prenatale e materna, alla pianificazione familiare volontaria e all'aborto libero, sicuro e legale.
- Ci battiamo per i diritti fondamentali al matrimonio e alla genitorialità per tutte le coppie e per garantire che i diritti delle coppie dello stesso sesso e deə loro figlə siano riconosciuti in tutta l'UE;
- Chiediamo la depatologizzazione delle identità trans e l'autodeterminazione di genere, nonché la garanzia del riconoscimento di queste identità e l'accesso alle cure per il loro libero sviluppo in tutta l'UE;
- Il riconoscimento legale delle identità LGBTQIA+ deve essere incluso come motivo di asilo;
- Leggi antidiscriminazione devono essere promosse e va contrastato efficacemente il linguaggio d’odio.
- Chiediamo di superare la "Fortezza Europa": siamo a favore di percorsi migratori legali e sicuri e ci opponiamo alla politica dei respingimenti illegali. L'UE deve sviluppare e attuare una politica di migrazione e asilo veramente europea, basata sulla corresponsabilità e sulla solidarietà obbligatoria tra tutti gli Stati membri. Una politica migratoria definita dalla creazione di passaggi sicuri e legali, al fine fermare la perdita di vite umane e di combattere il vasto traffico di esseri umani nel Mediterraneo. Una politica di asilo che rispetti la Dichiarazione universale dei diritti umani e la Convenzione di Ginevra sullo status delle persone rifugiate. Chiediamo l'abrogazione di tutti gli accordi e le dichiarazioni sulla migrazione e sui rifugiatə che violano questi diritti fondamentali, compresi gli accordi sull'esternalizzazione delle frontiere europee, e la loro sostituzione con un sistema di accoglienza comune nell'Unione Europea basato su criteri di solidarietà interterritoriale e sul rispetto dei diritti delle persone migranti e rifugiate;
- Chiediamo una direttiva del Consiglio sull'attuazione del principio della parità di trattamento tra le persone a prescindere dalla religione o dalle convinzioni personali, dalla disabilità, dall'età o dall'orientamento sessuale;
- Chiediamo l'abolizione degli accordi di Dublino e lo scioglimento di Frontex;
- Chiediamo la cancellazione degli accordi di libero scambio (ALS) dell'UE con i Paesi del Sud globale e la loro sostituzione con nuovi accordi internazionali, trattati di controllo del commercio e degli investimenti per il co-sviluppo e i beni pubblici che rispettino la sovranità industriale e agricola, il commercio equo e lo sviluppo sociale e ambientale, promuovendo il consumo di beni prodotti localmente e le filiere di distribuzione corte. Ciò deve avvenire in modo indipendente, senza subordinare queste relazioni agli interessi geopolitici degli Stati Uniti e della NATO;
- Chiediamo agli Stati membri dell'UE di cancellare il debito Covid dei Paesi del Sud del mondo. Dovrebbe essere introdotto un controllo pubblico generale dei debiti illegittimi e coercitivi;
- È necessario istituire un Fondo europeo per il co-sviluppo ecologico e sociale, finanziato dalla BCE, per stabilire nuove relazioni con i Paesi del Sud. Le rappresentanze di chi lavora dei Paesi interessati devono poter partecipare;
- Chiediamo all'UE di impegnarsi per un'immediata e massiccia emissione pluriennale di DSP (Diritti Speciali di Prelievo) per la transizione ecologica e la risposta alla crisi sociale, assegnati in base alle esigenze di ciascun Paese, e per una revisione dei diritti di voto all'interno del FMI, basata sia sul PIL di un Paese che sul peso della sua popolazione nel mondo;
- Il mondo deve riconoscere il pericolo che minaccia il popolo armeno. Chiediamo la cancellazione del contratto di fornitura di gas tra l'UE e l'Azerbaigian. L'argomento energetico non può prevalere sui diritti umani fondamentali del popolo armeno;
- In linea con il voto annuale dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite degli ultimi trenta anni, chiediamo all'UE di intervenire contro l'embargo economico, finanziario e commerciale degli Stati Uniti contro Cuba e la sua applicazione extraterritoriale, nonché la sua immediata rimozione dalla lista dei Paesi che sostengono il terrorismo;
- L'UE deve chiedere al regime repressivo della Turchia di fermare l'aggressione contro il popolo curdo. Deve condannare l'occupazione del Sahara Occidentale da parte del Marocco, le aggressioni e le violazioni dei diritti umani contro il popolo Saharawi e le aggressioni militari contro i territori liberati dal Fronte Polisario e i campi profughi Saharawi a Tindouf, e sostenere un referendum sull'autodeterminazione del popolo Saharawi in linea con le risoluzioni delle Nazioni Unite;
- I negoziati euro-turchi per la revisione dell'Unione doganale devono essere utilizzati come strumento di pressione sulla Turchia per un ricorso congiunto di Grecia e Turchia alla Corte internazionale di giustizia sulle questioni della piattaforma continentale e della ZEE.
- I nuovi trattati devono definire i valori antifascisti e antinazisti come fondamento dell'Unione;
- Il Parlamento europeo, eletto direttamente, deve avere il diritto di iniziativa legislativa, di proporre leggi, di eleggere la Commissione europea, di proporre e decidere sul bilancio dell'UE e di controllare le attività della Banca centrale europea;
- Sebbene il Parlamento europeo non abbia alcuna competenza in materia di politica estera e di sicurezza comune, rifiutiamo l'abolizione del principio dell'unanimità in seno al Consiglio europeo in queste materie;
- Sosteniamo le aspirazioni del popolo irlandese a riunire la propria nazione divisa dal colonialismo britannico.