Il Cile sta vivendo un processo senza precedenti dopo anni di lotte sociali e politiche, dalla lotta contro la dittatura civile-militare, al movimento studentesco del 2011 e alla più recente "rivolta sociale" del 2019, che si sono cristallizzate nel processo costituente che metterà fine alla costituzione di Pinochet e aprirà le porte a una nuova Carta Magna.
Il lavoro della Convenzione Costituzionale è di vitale importanza per il futuro di tutti-e i cileni e le cilene e deve essere accompagnato da un governo che appoggi e sostenga il suo lavoro e non il contrario.
Come è noto, le elezioni presidenziali avranno luogo il prossimo 19 dicembre. Al secondo turno si presentano due proposte completamente opposte per la società.
Da un lato, quella della democrazia, della giustizia sociale, della partecipazione e dei diritti civili.
Dall'altro, quella del nazionalismo, dell'esclusione, del populismo di estrema destra, dell'intolleranza e della discriminazione.
In questo contesto, sosteniamo Gabriel Boric come candidato alla presidenza del Cile, perché presenta un programma che include molte delle richieste del popolo cileno e che propone profonde trasformazioni che mettono al centro la costruzione di uno Stato che garantisca i diritti, in cui tutti possano vivere una vita dignitosa.
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea