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Ma a natale siamo tutti più buoni ?
Parla Rania Hamad, promotrice culturale  della Comunità palestinese di Roma e del Lazio. Come è nata questa idea originale di fare un mercatino natalizio palestinese Eid al Milad ? L’idea è nata da un piccolo gruppo di donne, in totale autonomia, e con una chiara visione su come raccontare e comunicare l’autenticità della Palestina, nella sua interezza. Vogliamo trasmettere una immagine nuova e poco conosciuta, che sia inclusiva. Un’immagine che, allo stesso tempo, mostri la dinamicità del nostro popolo attraverso la partecipazione di numerosi artisti palestinesi, sia quelli che vivono in Italia, che in Palestina. L’idea alla base del progetto è di creare un forte network tra palestinesi e partner, per far crescere la comunità, rafforzare la solidarietà, creare ponti tra diaspora e madrepatria, sostenere i-le palestinesi in Italia, e coinvolgerli-e dando loro la possibilità di farsi conoscere, promuovendoli-e attraverso le storie che raccontiamo, nonché dando loro reali opportunità. Con questo spirito nasce l’evento Eid al Milad (Festa del Natale), 11 e 12 dicembre a Roma. Si vuole celebrare il Natale palestinese a Roma mostrando anche l’altra faccia della comunità palestinese, di cui non si parla mai. Vogliamo far conoscere le tradizioni più belle e antiche del nostro popolo. L’evento mira anche a creare un momento di allegria per le famiglie, perché il Natale è quel periodo dell’anno in cui ci si incontra, ed in cui si dice che siamo tutti più buoni.... Miriamo a mostrare il pluralismo all’interno della nostra società, e a far vedere la multiculturalità del nostro popolo. Abbiamo moltissime espressioni individuali e collettive, ed è ciò che arricchisce il popolo palestinese, e noi lo vogliamo far conoscere. Le donne sono al centro dell’organizzazione e di un nuovo linguaggio per comunicare ? Ciò che ha facilitato l’organizzazione e la gestione di un evento di così grande portata è stato lo spirito, la forza e la passione delle donne che si trovano unite e in sintonia tra loro. Siamo anche pienamente consapevoli del fatto che quando si parla di Palestina si parla sempre con lo stesso linguaggio, e alla stessa maniera, mostrando una immagine di noi che non ci rappresenta affatto, e non dice chi siamo nella realtà. Il nostro evento natalizio infatti, mira a far conoscere e a promuovere artigianato e prodotti della nostra terra, anche quelli tipici delle nostre comunità cristiane. Allo stesso tempo vogliamo promuovere i talenti e i professionisti nella nostra società, individui di grandi capacità con anni di esperienza, studio e lavoro alle spalle, esperti nei loro settori, e con importanti potenzialità per la collettività.  Oggi più che mai è importante e necessario il loro coinvolgimento e la loro presenza attiva: perché “essere comunità” è vitale per noi in un mondo dove si vedono grandi cambiamenti sociali e nel quale sembra prevalere l’individualismo. Saranno i palestinesi a parlare di sé, attraverso i loro romanzi, le loro poesie, il loro teatro, i talk, la danza, e la cucina. L’evento è stato pensato dalla/nella/per la comunità nel senso più ampio del termine. Infatti, il vero senso di comunità esprime il sentimento di appartenenza di ciascun membro, nel sentirsi importante e valorizzato. Questa importanza si riflette nella fiducia, nell’auto-stima e i bisogni di ogni singolo che si sente soddisfatto e orgoglioso di far parte della sua comunità, grazie al comune impegno di ciascuno. C’è una forza incredibile dietro le idee giuste con visione a lungo termine, perché portano a grandi cambiamenti. Nella diaspora, la nostra comunità ha in sè una forza moltiplicatrice, che si rigenera in maniera straordinaria. Lo spirito e la gioia di collaborazione e il coinvolgimento è alla base dei nostri progetti e il nostro mercatino Natalizio, Eid al Milad che si svolgerà a Roma, Via degli Etruschi 5 c/o il locale Container