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Acerbo: “Sostenere Cuba significa lottare per la libertà di tutti i popoli”

Frank González – Prensa Latina.

In una conversazione con Prensa Latina, il dirigente comunista afferma che la difesa dell’isola ha un significato ben più ampio, perché rappresenta a livello internazionale “la possibilità per un popolo di liberarsi dai condizionamenti dell’impero statunitense”.

Roma, 10 agosto (Prensa Latina) – Per Maurizio Acerbo, Segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea (PRC-SE), difendere Cuba oggi è un dovere che va ben oltre la preservazione della sua sovranità e indipendenza.

In una conversazione con Prensa Latina, il dirigente comunista afferma che la difesa dell’isola ha un significato ben più ampio, perché rappresenta a livello internazionale “la possibilità per un popolo di liberarsi dai condizionamenti dell’impero statunitense”.

“Credo” – dichiara – “che in questi momenti su Cuba si sta giocando anche un cambiamento nelle relazioni internazionali” e aggiunge “gli Stati Uniti, e l’Occidente in generale, devono decidere se vogliono sviluppare nel mondo relazioni di rispetto tra i popoli o se vogliono nuovamente provare a riaffermare il proprio dominio”.

Anticipando il fallimento di questa seconda opzione, Acerbo segnala che “dobbiamo stare al fianco di Cuba ed esigere la fine del blocco” e l’avvio di “relazioni economiche positive” con la nazione caraibica, considerando inoltre che l’Italia e l’Europa hanno la possibilità di farlo “rifiutando di arruolarsi con gli Stati Uniti e la mafia dei fanatici di Miami”.

Nato nella città costiera di Pescara 55 anni fa, il segretario nazionale del PRC-SE fa il suo debutto nella vita politica alla fine degli anni ‘70 in collettivi studenteschi, movimenti pacifisti, ecologisti e di solidarietà con i popoli di America Latina, Palestina, Sudafrica e con il movimento zapatista del Messico.

Nel 1984 è eletto Segretario provinciale della Federazione Giovanile Comunista Italiana e cinque anni più tardi è tra coloro che senza successo provano a evitare la dissoluzione dell’allora Partito Comunista Italiano, entrando successivamente nel Partito della Rifondazione Comunista, nelle cui liste è stato eletto deputato nel 2006.

Il 2 aprile 2017 viene eletto segretario nazionale dell’organizzazione, molto attiva nel collaborare con associazioni che lavorano per la solidarietà con Cuba e nel realizzare attività di appoggio all’isola insieme ad altre formazioni di sinistra.

A questo proposito – segnala – “promuoviamo mobilitazioni in solidarietà e iniziative di informazione e sensibilizzazione contro il blocco e proviamo a diffondere una versione, su quello che sta succedendo a Cuba, diversa da quella dei principali mezzi d’informazione, che sembrano ripetere un copione scritto da Washington”.

“Solidarietà, informazione e sviluppo di un movimento di amicizia con Cuba che è cresciuto molto in Italia, perché il popolo italiano è molto riconoscente per quello che ha fatto l’isola attraverso le brigate mediche del Contingente Henry Reeve, arrivate ad aiutarci nei momenti più difficili della pandemia”, puntualizza.

Riferendosi al disprezzo, da parte degli Stati Uniti, nei confronti di una comunità internazionale che nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite annualmente vota contro il blocco, Acerbo commenta che l’attuale campagna di Washington contro Cuba sembra essere orientata all’uscita da questo isolamento.

In tal senso, avverte che il governo statunitense sta cercando di destabilizzare Cuba con l’obiettivo di coinvolgere l’Europa ed altri Paesi nella sua guerra contro l’isola, che è sostanzialmente – ricorda – una guerra economica, politica e comunicazionale, accompagnata in passato anche da atti terroristici.

Al riguardo, Acerbo punta il dito contro quelle forze politiche italiane che “si sono lasciate trascinare nelle ultime settimane in questo attacco contro Cuba” e afferma che “dobbiamo fare di tutto per smontare questa aggressione che, per ora, è mediatica”, e si alimenta di tutta una serie di menzogne.

Nonostante tutto – sottolinea – l’intenzione degli USA è destinata al fallimento, perché la reputazione di Cuba in tutto il pianeta è quella di un Paese che lavora per la pace, la cooperazione e la solidarietà tra i popoli.

Articolo originale dell’agenzia Prensa Latina: https://www.prensa-latina.cu/index.php?o=rn&id=468291

Ripreso dal sito del Partito Comunista Cubano: https://www.pcc.cu/noticias/apoyar-cuba-significa-luchar-por-la-libertad-de-todos-los-pueblos

Traduzione dallo spagnolo a cura di Domenico Musella