Rinnovo dei Comitati degli Italiani all'Estero: favorire la partecipazione con la firma digitale.
É data ormai per certa l'elezione per il rinnovo dei Comitati degli Italiani all'Estero (COMITES) entro il prossimo 3 Dicembre 2021.
E’ facile prevedere delle grandi difficoltà nello svolgimento delle operazioni elettorali, soprattutto nelle aree del mondo dove l'emergenza Covid non accenna a ridursi. Anche il molti membri del Consiglio Generale degli Italiani all'estero (CGIE) hanno chiesto invano un rinvio delle elezioni per tale motivo alle primavera del 2022, ma il governo, spalleggiato da diversi parlamentari eletti all'estero, sono stati irremovibili.
A questa situazione giá problematica, si aggiunge la conferma della norma che costringerá gli elettori a fare una richiesta formale ai consolati competenti per partecipare al voto e ricevere le schede elettorali.
E’ facile prevedere in base a queste procedure e alla complessitá della procedura per le presentazioni delle liste, una partecipazione dei cittadini addirittura più bassa dello giá scarso 3% di 7 anni fa.
Partecipazione scarsa, legge di riforma arenata per mancanza di volontà politica, risorse limitate, comunicazione istituzionale per iscriversi al voto totalmente inefficace, sono ingredienti che sembrano confermare la volontá , de facto, di eliminare la rappresentanza sociale e associativa degli italiani all'estero, sostituendola con fantomatiche commissioni parlamentari.
Per provare a cambiare questo scenario, crediamo che ogni tentativo per favorire la partecipazione dei cittadini vada perseguito.
È stato approvato lo scorso 20 Luglio in Commissioni Affari costituzionali e Ambiente, un emendamento al decreto Semplificazioni che autorizza la firma digitale per sottoscrivere le proposte referendarie, che pare sarà operativo già da fine agosto 2021.
Crediamo che questo strumento debba essere utilizzato per la sottoscrizione delle liste che si presenteranno nella elezione per il rinnovo dei COMITES, affiancandolo alla procedura tradizionale.
Ricordiamo che sono necessarie dalle 100 alle 200 firme di cittadini iscritti all’AIRE per sottoscrivere le liste, e che i cittadini devono recarsi di persona nei consolati per sottoscriverle.
L'uso della firma digitale, consentirebbe la partecipazione anche ai cittadini che non possono recarsi a sottoscrivere in consolato negli orari di apertura di ufficio, ridurrebbe il carico sui consolati, già allo stremo a causa della cronica carenza di personale, e ridurrebbe il rischio legato al propagarsi del Covid19.
Chiediamo al sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale con delega agli Italiani nel mondo, Benedetto Della Vedova, al Segretario Generale del CGIE Michele Schiavone, ai membri del CGIE e ai parlamentari eletti all’ estero, di farsi carico di questa proposta nelle sedi opportune.
Area Esteri e Pace PRC-SE